lunedì 29 giugno 2009

Pavia, tragedia sul lavoro morti folgorati due operai romeni



Vivevano a Broni, uno era titolare di una piccola impresa edile
I loro corpi rimasti appesi per ore ma forse sono morti sul colpo

PAVIA - Due operai sono morti dopo essere stati folgorati da una scarica elettrica sul tetto di un palazzo (NOTA: secondo l'ANSA trattasi di una cascina) in via Sartirana 26, a Mede, in provincia di Pavia. Da subito è apparso chiaro che un operaio fosse deceduto, si tratta di un romeno di 30 anni residente a Broni, mentre è stato necessario riportare a terra la piattaforma sulla quale stavano lavorando per constatare il decesso del secondo operaio, anch'egli romeno. Sul posto sono accorsi l'automedica di Pavia, due ambulanze e un elicottero da Milano, purtroppo invano.

"Appesi per quasi due ore". I due sono rimasti per quasi due ore appesi sopra il tetto della cascina che stavano ristrutturando. Nessuno si è accorto di loro, fino a quando non è passato un contadino alla guida del suo trattore. Ha visto i corpi riversi nel cestello elevatore a 6 metri di altezza e ha cercato un telefono per chiamare i soccorsi.

Romeni residenti a Broni. Le vittime sono state uccise da una scarica elettrica provocata dal contatto del cestello elevatore, su cui stavano operando, con i cavi dell'alta tensione. Non hanno avuto scampo ma anche se ci fosse stato per loro un filo di speranza, il ritardo con cui è stato dato l'allarme lo ha annullato. Al momento non sono state rese note le generalità complete dei due perchè si stanno cercando i parenti. Si sa che erano entrambi trentenni e che uno era il titolare di una piccola impresa edile e l'altro il suo aiutante. Abitavano entrambi a Broni e si occupavano spesso di ristrutturazioni e coperture. Lo stesso lavoro che stavano facendo nella cascina di Mede. Erano soli quando è avvenuto l'incidente.

La cronaca. La dinamica dell'infortunio mortale è stata ricostruita anche sulla base dell'orario dell'interruzione dell'energia elettrica. Dopo la pausa pranzo i due salgono sul cestello elevatore manovrato da una piattaforma per sistemare le tegole sul tetto. E' uno di quei macchinari che vengono noleggiati proprio per i lavori di copertura. La piattaforma urta i cavi di alta tensione. La scarica è violentissima. I due operai probabilmente muoiono immediatamente. Ma nessuno è testimone dell'incidente. Sono le 13,30 perchè quello è il momento in cui l'energia salta in tutta la zona. Ma dalla centralina viene ripristinata senza problemi perché la piattaforma, forse per il peso dei due corpi, si è spostata dai cavi, quindi per il momento non scatta alcun allarme. Così passano un paio d'ore.
Alle 15,10 nei pressi della cascina di Mede arriva il contadino alla guida del suo trattore. Vede il cestello elevatore sul tetto e nota i due corpi penzoloni. Chiama i soccorsi. Sul posto arrivano ambulanze, vigili del fuoco, i carabinieri, i tecnici dell'Enel. Il recupero è difficoltoso. Occorre interrompere di nuovo l'energia. Viene recuperato il primo corpo senza vita direttamente dal cestello. Per il secondo è necessario tirare giù tutta la piattaforma. Si tenta qualche manovra di rianimazione. Purtroppo per loro inutilmente.


FONTE: La Repubblica, ANSA
FOTO: ANSA

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