giovedì 25 giugno 2009

INFORTUNI LAVORO, TUTTI I NUMERI DEL 2008

Le morti bianche calano ai minimi dal dopoguerra. Gli incidenti sul lavoro continuano a diminuire. Ma aumento gli infortuni tra gli stranieri. E la strada resta la principale causa di morte per i lavoratori. Sono solo alcuni dei dati contenuti nel Rapporto annuale dell'Inail.

Ecco di seguito i principali dati in pillole:

INFORTUNI SUL LAVORO
* Infortuni denunciati: 874.940 (-4,1% rispetto 2007)

* Ripartizione per gestione: 790.214 nell'industria e servizi (90,3%); 53.278 nell'agricoltura (6,1%); 31.448 fra i dipendenti dello Stato (3,6%)

* Oltre il 61% degli infortuni è concentrato nel Nord industrializzato: in particolare Lombardia (150mila casi), Emilia Romagna (124mila casi) e Veneto (104mila casi) assommano oltre il 43% del denunciato nel Paese * L'Umbria si conferma al primo posto per indice di frequenza infortunistica, seguita da Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia * Infortuni nel 2001-2008: -14,5% * Infortuni lavoratori stranieri: 143mila (+2% rispetto 2007)

* I lavoratori stranieri hanno un'incidenza infortunistica più elevata rispetto a quella degli italiani (44 infortuni denunciati ogni 1.000 occupati contro 39)

INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO
* Casi mortali nel 2008: 1.120 (-7,2% rispetto 2007). Record storico: per la prima volta dal 1951 (anno a partire dal quale si dispone di statistiche attendibili e strutturate) il numero dei morti per infortunio sul lavoro in Italia è sceso al di sotto dei 1.200 casi/anno

* Ripartizione dei casi mortali per gestione: 121 nell'agricoltura (+15,2%); 554 nell'industria (-9,3%); 445 nei servizi (-9,4%)

* 611 gli incidenti mortali causati, in generale, dalla circolazione stradale (più del 54%): di cui 276 (-9,2%) casi in itinere e 335 occorsi sulla strada a lavoratori che operano in questo particolare ambiente * Casi mortali che hanno riguardato lavoratori stranieri: 176

* Nel 2001-2008 -28% casi mortali. Quelli avvenuti in occasione di lavoro sono calati del 32,5% e quelli in itinere del 6,8% * I settori più rischiosi sono la lavorazione dei metalli, l'agricoltura, la lavorazione dei materiali per l'edilizia, la lavorazione del legno, le costruzioni, l'estrazione di minerali

* Infortuni 2006 confronto Ue: l'indice dell'Italia è più favorevole rispetto a quello dell'Euro-Area. Per quanto riguarda i casi mortali, l'indice dell'Italia si attesta su un valore poco superiore a quello dell'Euro-Area, ma comunque inferiore a quelli di Paesi come Spagna e Francia.

MALATTIE PROFESSIONALI
* Nel 2008 29.704 denunce all'Inail (+7,4% dal 2007; +11% in due anni), la maggior parte riguardano l'industria e i servizi

* Al primo posto si confermano ipoacusia e sordità.

FONTE:ANSA

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