lunedì 15 giugno 2009

DUE OPERAI MORTI IN VASCA DEPURAZIONE RIVA LIGURE (IMPERIA)







Due operai che stavano lavorando all’interno del depuratore di Riva Ligure (Imperia) sono morti dopo essere caduti all’interno di una vasca di depurazione delle acque, fose a causa delle esalazioni provenienti dall’interno. Un terzo operaio e’ rimasto intossicato nel tentativo di aiutare gli altri due lavoratori. La squadra che stava lavorando era infatti composta da quattro persone: un terzo operaio che ha cercato di dare soccorso ai due colleghi, sembra gettando loro dei salvagente, e che è stato portato via in ambulanza: un quarto rimasto fuori dall’impianto, per manovrare le condutture di scarico. Sul posto sono arrivati il sostituto procuratore Francesco Pescetto che sta valutando la possibilità di porre sotto sequestro parte dell’area ed il medico legale. Sono presenti inoltre i tecnici dell’antinfortunistica della Asl. Il personale sanitario è entrato della vasca munito di mascherine di protezione. I due operai morti, uno di 36 anni e l’altro di 40 anni, facevano parte di una squadra di tre addetti della società C.I.E.M di San Biagio della Cima, specializzata nella pulitura di depuratori. Secondo una prima ricostruzione, sembra che i due siano entrati nel depuratore sprovvisti delle protezioni di sicurezza ed abbiano raggiunto la vasca delle acque reflue. Qui avrebbero perso i sensi a causa della rarefazione dell’ossigeno e dell’alta percentuale di anidride carbonica nell’aria. A dare l’allarme è stato il terzo operaio della squadra, rimasto all’esterno dell’impianto. La C.I.E.M. lavora per conto della Secom, società pubblica che gestisce gli impianti di depurazione di otto comuni dell’Imperiese. Sul posto sono presenti vigili del fuoco, carabinieri, 118 e Croce Verde. L’intervento è reso difficile dai forti miasmi che provengono dall’interno. “Ancora una tragedia sul lavoro: due operai deceduti a causa di esalazioni tossiche. Tragedie che si ripetono sempre uguali a se stesse. Se non prevale la cultura della sicurezza fatta di prevenzione, regole e costrizioni,continueremo ad assistere a questi episodi luttuosi”, afferma Cesare Damiano, responsabile lavoro del Pd, commentando l’incidente avvenuto oggi, a Riva Ligure in provincia di Imperia. “Per questo – aggiunge Damiano – la guardia non va abbassata sui temi della salute della sicurezza nei luoghi di lavoro. Come Partito Democratico siamo impegnati in questi giorni a eliminare le norme, del Decreto correttivo, volute dal governo che indeboliscono le garanzie di tutela dei lavoratori”.”Ai famigliari delle vittime – conclude Damiano – va il nostro più sentito cordoglio”. La squadra che stava lavorando era infatti composta da quattro persone: un terzo operaio che ha cercato di dare soccorso ai due colleghi, sembra gettando loro dei salvagente, e che è stato portato via in ambulanza: un quarto rimasto fuori dall’impianto, per manovrare le condutture di scarico. Sul posto sono arrivati il sostituto procuratore Francesco Pescetto che sta valutando la possibilità di porre sotto sequestro parte dell’area ed il medico legale. Sono presenti inoltre i tecnici dell’antinfortunistica della Asl. Il personale sanitario è entrato della vasca munito di mascherine di protezione. I due operai morti, uno di 36 anni e l’altro di 40 anni, facevano parte di una squadra di tre addetti della società C.I.E.M di San Biagio della Cima, specializzata nella pulitura di depuratori. Secondo una prima ricostruzione, sembra che i due siano entrati nel depuratore sprovvisti delle protezioni di sicurezza ed abbiano raggiunto la vasca delle acque reflue. Qui avrebbero perso i sensi a causa della rarefazione dell’ossigeno e dell’alta percentuale di anidride carbonica nell’aria. A dare l’allarme è stato il terzo operaio della squadra, rimasto all’esterno dell’impianto. La C.I.E.M. lavora per conto della Secom, società pubblica che gestisce gli impianti di depurazione di otto comuni dell’Imperiese. Sul posto sono presenti vigili del fuoco, carabinieri, 118 e Croce Verde. L’intervento è reso difficile dai forti miasmi che provengono dall’interno. “Ancora una tragedia sul lavoro: due operai deceduti a causa di esalazioni tossiche. Tragedie che si ripetono sempre uguali a se stesse. Se non prevale la cultura della sicurezza fatta di prevenzione, regole e costrizioni,continueremo ad assistere a questi episodi luttuosi”, afferma Cesare Damiano, responsabile lavoro del Pd, commentando l’incidente avvenuto oggi, a Riva Ligure in provincia di Imperia. “Per questo – aggiunge Damiano – la guardia non va abbassata sui temi della salute della sicurezza nei luoghi di lavoro. Come Partito Democratico siamo impegnati in questi giorni a eliminare le norme, del Decreto correttivo, volute dal governo che indeboliscono le garanzie di tutela dei lavoratori”.”Ai famigliari delle vittime – conclude Damiano – va il nostro più sentito cordoglio”.

FONTE: ANSA

AGGIORNAMENTO

RIVA LIGURE (IMPERIA) - Lo spurgo delle acque reflue era un'operazione ritenuta banale, un'operazione che Gianfranco Iemma, 36 anni, titolare della ditta Ciem con la moglie Antonella Mercurio, morto oggi col cognato Francesco Mercurio, di 40 anni, mentre stavano lavorando alla vasca del depuratore di Riva Ligure, avevano già fatto altre volte. Secondo la ricostruzione del terzo operaio in squadra, l'unico superstite, il tunisino Mohamed Abidi, tutto si è svolto in rapida successione: "Stavamo lavorando nei pressi della vasca e Francesco è sceso tre o quattro scalini per spostare la pompa idraulica che non aspirava bene perché non prendeva aria - ha raccontato - e si è sentito male. Suo cognato Gianfranco è intervenuto per aiutarlo, ma si è sentito male anche lui. Stavo per scendere anch'io, ma mi sono accorto che non respiravo bene e sono andato a chiedere aiuto". Una quarta persona, forse un altro dipendente della ditta, è intervenuta riportando un'intossicazione, ed è stata trasferita in codice giallo al pronto soccorso dell'ospedale di Sanremo.

FONTE: ANSA

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